Un altro studente ucciso dall’alternanza scuola-lavoro
Gruppo di lavoro giovani del Pdac
Ieri pomeriggio è morto Giuliano De Seta, diciotto anni, nella fabbrica Bc Service di Noventa di Piave (Venezia), in stage scolastico, schiacciato da una lastra di metallo di due tonnellate.
È il terzo caso nel 2022 ed è semplicemente inaccettabile. Ma dobbiamo dirlo, in questi giorni ricominciano le scuole e con queste l’alternanza scuola-lavoro e il rischio di altre morti è dietro l’angolo. Questo perché il lavoro in fabbrica è pericoloso per definizione in un sistema che punta solo a massimizzare i profitti: forse non ce ne rendiamo conto a causa di un sapiente occultamento da parte dei media dominanti, ma in Italia ci sono tre morti sul lavoro al giorno e da questa realtà non si scappa. Soprattutto adesso, con l’inasprirsi della crisi economica, che spingerà le aziende a tagliare ancor di più sulla sicurezza.
Ma possiamo fermare tutto questo e dobbiamo fermarlo: la strada è quella indicata dalle manifestazioni che fecero seguito l’anno scorso alla morte di un altro ragazzo, Lorenzo Perelli, ma questa volta dovremo portare la lotta fino in fondo, fino all’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro. L’alternativa è la fine di altre giovani vite.