Solidarietà militante al centro sociale Askatasuna

Giovedì mattina a Torino è stato sgomberato il centro sociale Askatasuna, uno dei più noti in Italia. Lo sgombero è avvenuto dopo che un imponente dispiegamento di forze dell’ordine in tenuta antisommossa ha blindato il centro sociale e chiuso strade e scuole del quartiere.
L’operazione, voluta e guidata dal ministro Piantedosi con il supporto di prefettura e questura di Torino, rientra nella sistematica e dura repressione che stanno portando avanti in particolare il governo Meloni, ma più in generale le istituzioni borghesi di ogni livello e colore responsabili della grave sospensione dei diritti democratici in atto. Ne sono prova i recenti ddl Gasparri e Del Rio, entrambi strumenti atti a comprimere le libertà fondamentali in nome di una strumentale lotta all’antisemitismo.
Askatasuna da trent’anni è una risorsa per la città ed è stato protagonista delle lotte sociali e ambientali di Torino e non solo. Dal No Tav alla Palestina, Askatasuna, come altri centri sociali, ha rappresentato un punto di riferimento dell’area conflittuale contro il sistema capitalista.
Seppur con prospettive e pratiche differenti, Alternativa Comunista è da sempre in prima linea contro ogni tentativo di repressione, al fianco di ogni esperienza di occupazione e autogestione. Pertanto esprimiamo la massima solidarietà nei confronti della lotta coraggiosa e determinata degli attivisti e delle attiviste di Askatasuna, colpite dalla repressione in una fase storica in cui la Resistenza palestinese ha riattivato sia gli studenti che la classe operaia, come dimostrano le grandi manifestazioni dell’autunno che aprono nuove prospettive per la lotta di classe e di conseguenza mettono in apprensione il sistema e i suoi governi.
Lottiamo insieme contro ogni tentativo di repressione, a difesa dei diritti di espressione e di manifestazione!























