8 marzo di lotta
Contro il maschilismo e contro il capitalismo!
Al fianco delle donne ucraine e russe in lotta!
Il volantino del Pdac per le manifestazioni dell’8 marzo
Siamo in piazza a lottare per i diritti di ogni singola proletaria nel mondo, consapevoli come non mai che l’unica via d’uscita dalla nostra condizione è la lotta in prima persona.
Le donne ucraine stanno dando prova in questi giorni di grande valore: sebbene il governo abbia loro suggerito di abbandonare il Paese, hanno scelto di restare e di avere un ruolo attivo. Le abbiamo viste prepararsi a combattere nonostante i rischi storici per ogni donna nel rimanere su un terreno di guerra. Allo stesso tempo, anche le donne russe ci hanno mostrato il loro coraggio: lavoratrici e studentesse sono alla testa delle tante manifestazioni contro le scelte belliche di Putin, ben consapevoli di cosa comporta esprimere il dissenso in un Paese dove non esistono libertà e dove essere donna è considerato un limite.
Siamo in piazza a lottare contro tutti i governanti che in questi due anni di pandemia non si sono occupati della nostra condizione. Nel nostro Paese oltre la metà delle donne proletarie italiane ha perso il proprio posto di lavoro e chi l’ha mantenuto è precaria o sottopagata. Siamo state costrette a rimanere a casa anche per accudire figli, malati, invalidi perché con la scusa della pandemia i servizi essenziali garantiti dallo Stato sono stati ridotti o addirittura azzerati. Siamo state costrette, persa la nostra indipendenza economica, a rimanere nella stessa casa dei nostri aggressori con un aumento di oltre il 73% delle denunce di violenza domestica. Le soluzioni riformiste, borghesi, istituzionali oggi dimostrano tutto il loro fallimento: il disinteresse dei governi nei confronti delle donne proletarie non è semplice superficialità, ma ha a che fare con il fatto che il capitalismo beneficia della violenza e dell’oppressione per dividere i lavoratori e sfruttarli meglio.
Siamo in piazza a lottare per i nostri diritti insieme ai compagni della nostra classe, ricordando loro che ogni diritto che viene sottratto ad una donna lavoratrice è un diritto sottratto all’intera classe operaia. Soltanto con la lotta unita di donne e uomini della classe lavoratrice sarà possibile sconfiggere questo sistema che ci umilia, ci opprime, ci sfrutta, ci uccide, per costruire un mondo dove essere liberi ed uguali.
Pieno appoggio alla resistenza delle donne ucraine contro l’invasione! Al fianco delle donne russe che lottano contro la guerra e contro Putin!
Contro il maschilismo, l’omobitransfobia, il razzismo!
Contro tutti i governi borghesi che attaccano lavoratrici e lavoratori!
Per un’alternativa di sistema, per il socialismo!
Il capitalismo è barbarie: unisciti a noi per abbatterlo!